Description
"Le strinsi una mano intorno al collo. Avevo vergogna. Di me. Di lei. In un istante rividi ogni cosa: il maestro d’orchestra che mi invitava a uscire dal teatro, le note a margine dei compiti in classe, le noiose lezioni di pianoforte in cerca di attenzione, mia madre, mio padre, le pratiche per il divorzio, un matrimonio fallito, l’impronta insanguinata delle chiavi di casa strette nel pugno. Una maledizione mi impediva d’esser felice. Non avrei mai avuto una moglie, tantomeno dei figli. Sentivo i muscoli del collo tendersi come cavi d’acciaio dentro la morsa della mia mano, potevo immaginare il viso cambiare colore, goccioline di saliva mi bagnavano il mento mentre mi chiedeva scusa. Avevo paura. Per me. Per lei. E più il timore cresceva, più stringevo. Sollevai un pugno sul suo naso. Tremavo. Il colpo pronto a essere vibrato. D’un tratto qualcosa mutò, e con essa la mia vita. Ci sono istanti che ci segnano per sempre, e qualcuno un giorno arriverà a capire perché mai un evento in grado di segnarci debba per forza essere spiacevole."
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Antonio Saporito –
Recensione “Pazzo di te”
Di Andrea Cerasuolo e Carlo Conte
Vi è mai capitato di trovarvi un libro nelle mani, iniziare a leggerlo, essere travolti dalla trama e desiderare quanto prima di arrivare al finale per scoprire cosa c’è dietro a tutto il percorso narrativo?
E vi è mai capitato di un incontrare una storia che si presenta come una miscela di sensazioni e di alternarsi di stati d’animo diversi da loro?
Tutto ciò è “Pazzo di te” di Andrea Cerasuolo e Carlo Conte, un incrocio di generi letterari, che non riesco ad etichettare con un’unica parola; ciò che conta di questa opera è la capacità di tenerti incollato sulle parole, col desiderio di entrare non solo nella testa degli autori, ma nella testa di ogni singolo personaggio che compare.
Provate a farlo tutti, e lasciatevi andare non solo al piacere della lettura, ma soprattutto alla riflessione su un finale che vi darà modo di vedere con occhi diversi una realtà che tristemente ancora appartiene alla nostra società…
Antonio Saporito